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Le Marche, gioiello nascosto del centro Italia, vantano una tradizione vinicola ricca e affascinante che risale a secoli fa. Con i suoi paesaggi mozzafiato che si estendono dalle montagne all’Adriatico, questa regione offre un terroir variegato che si riflette nei suoi vini. Dai bianchi aromatici ai rossi strutturati, i vini marchigiani offrono un viaggio sensoriale attraverso la storia e la cultura di questa terra.

Nelle colline pittoresche e ondulate della regione Marche, nell’Italia centrale, si cela un tesoro prezioso per gli amanti del vino: la coltivazione dell’uva da vino. Ma ciò che rende davvero unica questa terra è la sua varietà di suoli, ciascuno con le sue caratteristiche distintive che influenzano direttamente il carattere e la qualità dei vini prodotti.

Le Marche sono una regione a prevalenza rurale. Seppur le condizioni climatiche non rispondono a requisiti ideali per la coltivazione degli ulivi a causa delle possibili temute gelate dell’inverno, la storia della fruttuosa coltivazione di questa pianta risale ai tempi dei romani.

La seconda tappa nell’itinerario del gusto marchigiano non poteva non occuparsi di una certificazione D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) tipica delle terre del nord della regione: la Casciotta di Urbino, un formaggio semi stagionato dal gusto pieno.

Il nostro itinerario del gusto non poteva non iniziare dando spazio ad uno dei prodotti tipici più caratteristici della Regione Marche, che non può mai mancare quando si sta degustando un buon tagliere: il Ciauscolo.

Montegiorgio è un piccolo comune della provincia di Fermo. Situato nella parte sud della Regione Marche, conta circa 6.500 abitanti e vanta un particolare riconoscimento.

Il 6, 7 ed 8 aprile si è tenuto presso il territorio della regione Marche il tour organizzato in collaborazione con Eat & Drink Marche e corrispondenti da Toronto.

La pandemia globale da Covid-19 ha determinato una forte battuta di arresto nel commercio dei beni e non ha risparmiato neanche il settore enogastronomico.