Le difficoltà riscontrate sono state soprattutto legate ai trasporti e alla lenta, seppur presente, ricerca di modalità innovative che potessero ovviare agli impedimenti fisici che, in questi due anni, hanno portato a rivoluzionare anche altre fasi del commercio: la comunicazione, la relazione con i fornitori e i nuovi collegamenti tra consumatori, importatori e distributori.
Mai come in questo periodo storico, far entrare all’interno del mondo aziendale una nuova cultura della digitalizzazione sembra l’unica strada percorribile, vista soprattutto la ancora lenta ripresa delle fiere, eventi di primaria importanza per l’apertura di nuovi e fruttuosi rapporti utili alle attività di import-export dei prodotti.
GLI IMPEGNI PRESI DALLA REGIONE MARCHE
La Regione Marche, già alla fine dello scorso anno, ha attivato una serie di procedure e redatto le linee guida per favorire la ripresa economica e l’innovazione. I principali obiettivi di crescita individuati dalla Regione Marche sono contenuti nel “Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’Estero (anno 2021)”. Gli asset individuati sono i seguenti:
- Favorire la penetrazione commerciale dei prodotti marchigiani nei mercati in crescita
- Valorizzare le produzioni biologiche
- Creare azioni coordinate anche con il settore enologico
- Favorire il consolidamento delle produzioni marchigiane sui mercati tradizionali
- Creare nuove opportunità per l’ingresso in paesi emergenti
- Promuovere l’aggregazione di prodotto attraverso i Consorzi di Tutela regionali
- Favorire lo sviluppo di catene distributive e piattaforme logistiche
- Focalizzare le politiche promozionali sul concetto che il vino rappresenta un “portabandiera” di un paniere molto più ampio di prodotti marchigiani di qualità
- Consolidare la presenza commerciale delle produzioni marchigiane sui mercati sia nazionali che esteri
- Creare nuove opportunità per l’ingresso in nuovi mercati in crescita
- Favorire l’aggregazione dell’offerta.
Grafici tratti dal Report Annuale ISTAT 2021 – Capitolo 4
L’attuazione di queste strategie dipende fortemente dalla realizzazione e messa in funzione di piattaforme ad hoc per la creazione di processi di link building tra operatori economici e consumatori; viene, infatti, sottolineata l’importanza degli e-commerce e della presenza digitale quali capisaldi per la modernizzazione delle infrastrutture proprie della cosiddetta new economy.
Di rilevante importanza è il recente accordo (ottobre 2021) stipulato tra la Regione Marche e Amazon “Made in Italy” che promuove la vendita delle eccellenze enogastronomiche del territorio regionale sul portale web di fama internazionale, che consentirà il sostegno delle piccole e medie imprese grazie ad attività di formazione e promozione dedicate.
Grafico tratto dal Report Annuale ISTAT 2021 – Capitolo 4
LE METODOLOGIE DI MARKETING DIGITALE
È ormai evidente che la valorizzazione e la promozione dei prodotti debba passare per una inevitabile innovazione strategica, in cui la diffusione dei contenuti rappresenta l’elemento principale per consentire ai nuovi intermediari e agli utenti finali di conoscere i prodotti e costruire un rapporto di fiducia con l’azienda. Fiducia che deve essere reciproca ed è proprio per questo che le nuove metodologie utilizzate nel mondo del marketing e della comunicazione tendono a concentrare l’attenzione degli utenti su argomenti già di loro interesse piuttosto che raggiungerli e direzionarli in modo più aggressivo verso contenuti che potrebbero essere molto lontani dalla loro sensibilità.
Al giorno d’oggi è sempre più diffuso fare acquisti on-line dopo aver cercato informazioni e recensioni su internet. I professionisti del marketing conoscono perfettamente questo nuovo comportamento e devono adattarsi per non rischiare di perdere clienti e volumi di vendita. Gli utenti acquistano e raccolgono informazioni principalmente tramite motori di ricerca, uno su tutti Google. Il cercatore di informazioni medio effettua decine di ricerche ogni giorno perché trova più semplice questa modalità di reperimento di informazioni rispetto a contattare un rappresentante di vendita, leggere una e-mail standardizzata, guardare uno spot televisivo o raggiungere una fiera o uno showroom.
Per approfondimenti: