Marche Wine Tour 2022

Il 6, 7 ed 8 aprile si è tenuto presso il territorio della regione Marche il tour organizzato in collaborazione con Eat & Drink Marche e corrispondenti da Toronto.

Marche Wine Tour 2022

Il 6, 7 ed 8 aprile si è tenuto presso il territorio della regione Marche il tour organizzato in collaborazione con Eat & Drink Marche e corrispondenti da Toronto.

L’organizzazione è avvenuta grazie al prezioso lavoro di persone di riferimento del territorio marchigiano in collegamento con molte delle aziende vinicole della zona, Giuseppe Cristini, sommelier e presidente dell’associazione tartufo nel mondo, e Marco Marani, chef di Fabriano emigrato ormai da più di un decennio nella metropoli Toronto.

L’interesse mostrato da figure importatrici e buyers della provincia dell’Ontario, Canada, è stato accolto con aria di freschezza e novità dalle case produttrici, che hanno aderito al programma e ospitato gli esponenti per degustazioni, pranzi, e cene. 

L’obiettivo è quello di creare una connessione tra il paese oltreoceano e la regione del centro Italia, tanto bella e ricca di qualità, quanto ancora poco conosciuta se paragonata a ciò che offre.

L’itinerario ha visto protagoniste le terre del piceno, dell’anconetano, e del maceratese, in cui le giornate di sole hanno propiziato le visite alle vigne e non solo.

Il primo giorno, 6 aprile, sono stati accolti gli importatori, dopo lo stancante viaggio, e condotti presso una struttura ricettiva, in provincia di Ascoli Piceno, che con una deliziosa cena a base di vini e specialità della zona ha accompagnato la prima notte di riposo.

La mattina seguente, 7 aprile, la sveglia è suonata di buon’ora, ed il programma del Tour è entrato nel vivo.

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AREA PECORINO, PASSERINA e ROSSO PICENO (DOC e DOCG)

“La Cantina dei Colli Ripani” ha aperto le danze, narrando storia, produzione, commercio, e qualità dell’azienda e dei suoi prodotti. A seguire, è avvenuta la degustazione di numerose tipologie di vino, bianco, e rosso. 

Dopo una soddisfacente prima tappa, lo stop successivo ha visto protagonista la cantina “Villa Pigna”, che con gentile ospitalità, si è resa disponibile per offrire pranzo, e degustazione, ovviamente.

Nel pomeriggio “Azienda Vinicola Carassanese”, primo produttore di vino delle Marche per ettolitri, ha mostrato le loro vigne e decantato i suoi vini.

Il primo giorno si è concluso con una spettacolare cena nella cantina “Vini Centanni”, i quali hanno coinvolto uno chef che ha sublimato i vini degustati con delle pietanze specifiche.

AREA VERDICCHIO DI MATELICA (DOC E DOCG) e ROSSI IGT

Il giorno successivo, “Vini Gagliardi”, provincia di Macerata, ci ha fatto calpestare le terre dei suoi vigneti in zona collinare arieggiata, accompagnato alla visita della cantina e mostrato la gamma di vini. La degustazione che è venuta a seguire è stata molto apprezzata.

 “Borgo Paglianetto” è stata la seconda fermata della mattinata dell’8 aprile. Con grande professionalità la responsabile commerciale si è messa a disposizione per domande relative alle necessità conoscitive dei diretti interessati, e condotti in successiva battuta nella sala degustazioni. 

AREA VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI (DOC e DOCG), BIANCHI e ROSSI IGT

“Finocchi Viticoltori” ci hanno ospitato per il pranzo, abbinando i loro vini con i famosi vincisgrassi e porchetta.

AREA ROSSO CONERO (DOC e DOCG) e BIANCHI IGT

Giunti ormai in orario pomeridiano “Silvano Strologo” non ha esitato a stappare le sue migliori bottiglie, tra cui due magnum, per sorprendere gli ospiti con le migliori varietà di Rosso Conero.

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AREA ROSSO PICENO, PECORINO e PASSERINA

“Luci di Mezzo”, azienda agricola molto recente e dalla struttura e design futuristici, ha contribuito ad una eccellente chiusura del Marche Wine Tour. Cena con vini pregiati, esposti su piedistalli come si fa con le opere d’arte, e portate con prodotti coltivati direttamente dall’azienda stessa.

 

Il soggiorno nelle Marche è stato, a detta dei diretti interessati, molto apprezzato per ospitalità, calore umano, nonché prodotti e territorio.

La testimonianza di questi esponenti dimostra come il potenziale della regione Marche sia vasto e come riversarsi su canali esteri possa essere un ottimo escamotage per creare connessioni con mercati diversi dal nostro, ma che abbracciano la cultura e l’offerta, in questo caso, dell’enologia marchigiana.

Uno dei punti di forza da mettere in luce di questa bella esperienza è l’informalità e l’approccio amichevole e cordiale con cui organizzatori e proprietari delle aziende si sono interfacciati.

Crediamo che la componente umana sia fondamentale per l’apertura a collaborazioni solide e di lunga durata.

Questo per Eat & Drink Marche è solo un passaggio, il crocevia per aprire le porte ai mercati esteri e che punta a convogliare l’interesse degli addetti ai lavori del settore enogastronomico, buyers da una parte, e suppliers dall’altra.